Molte cose sono cambiate nella percezione degli italiani a causa degli anni “particolari” a cui il Covid ci ha sottoposto. C’è un aspetto della nostra vita quotidiana, però, che ancora fa paura: ed è il rischio di subire un reato. Gli ultimi dati, nuovissimi, sono quelli diffusi nell’indagine “La criminalità: tra realtà e percezione” frutto  del Protocollo d’intesa sottoscritto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza – Direzione Centrale della Polizia Criminale e dall’Eurispes. Lo studio, appena presentato e riferito fino al 2022, ha l’obiettivo di sondare in modo approfondito il livello di sicurezza percepito dai cittadini, sia in riferimento alla propria persona sia all’ambiente circostante. Eurispes eDirezione Centrale della Polizia Criminale, con l’ausilio del Servizio di Analisi Criminale, hanno perciò messo a punto e realizzato un’indagine sul territorio nazionale che ha coinvolto 1.026 cittadini.

Sicuri di giorno, ma di sera…

In base ai dati contenuti nell’indagine, si scopre che il 61,5% dei cittadini intervistati ha dichiarato di vivere in una città/località che giudica sicura. Rispetto ai risultati ottenuti alla stessa domanda nella rilevazione effettuata dall’Eurispes nel 2019, quindi in periodo pre Covid, aumenta la quota di quanti si sentono in sicurezza nel luogo di residenza (erano il 47,5%). La maggioranza dei cittadini afferma di sentirsi abbastanza e molto sicura ad uscire da soli di giorno nella zona di residenza, complessivamente nell’83,3% dei casi. Le cose cambiano se si tratta di uscire nelle ore serali e il tasso di risposta positiva diminuisce (67,6%). La casa è il luogo in cui una fetta più ampia del campione si sente al sicuro (81%). Negli ultimi tre anni, e dunque dall’inizio della pandemia, la paura di subire reati è aumentata per il 24,8% del campione, mentre il 7,3% riferisce di avere meno paura rispetto al passato.

Il crimine che spaventa maggiormente è il furto 

Fra i crimini che più preoccupano gli italiani sul piano della sicurezza, spicca il furto in abitazione (26,6%), segue con notevole distacco l’aggressione fisica (17,7%) e, successivamente, la paura di subire uno scippo/borseggio (11,1%). Al di là della percezione generale della diffusione dei crimini, i due reati rispetto ai quali si concentra la maggiore paura di esserne personalmente vittime sono il furto in abitazione (58,3%) e il furto di dati personali su Internet (55,1%). Al terzo posto si posiziona la truffa (46,2%), seguita da scippo/borseggio (45%), furto di auto/motorino/moto (42%), rapina (40%) e lesione (35,9%). I reati che vengono percepiti, nella maggior parte dei casi, più pericolosi che in passato sono: il furto di dati personali su Internet (56,2%), la truffa (53,5%), il furto in abitazione (53,1%) e lo scippo/borseggio (50,6%).

Come ci si mette in sicurezza?

Sono diverse le strategie adottate dagli italiani per mettersi in sicurezza. Come riferisce il report, negli ultimi tre anni il 22,5% degli intervistati ha installato un sistema di allarme, il 21,4% ha installato le grate alle finestre e il 20,7% ha messo la porta blindata. Portare con sé uno spray al peperoncino (8,7%), un coltello (8,6%) o comprare un’arma da fuoco (3,6%) sono opzioni adottate da una esigua parte del campione.

Proteggere la propria casa

Come riferiscono gli intervistati, quindi, metterei in sicurezza la propria casa è sempre più una priorità. In quest’ottica rientrano le proposte di Centro Inferriate, da sempre specializzato nella realizzazione su misura di grate di sicurezza e di altre soluzioni di protezione per le abitazioni, con ogni tipologia di apertura, con marcatura CE e con certificazione antieffrazione.