Vivere in condominio non sempre è sinonimo di tranquillità. Se un tempo l’idea di abitare in un palazzo con decine di altre famiglie poteva dare un senso di maggiore sicurezza, oggi la realtà è ben diversa. I furti, i vandalismi e perfino le aggressioni, seppur rare, rappresentano una minaccia tangibile anche per chi vive in contesti condominiali.
Questo è quanto emerge da una recente indagine condotta dall’ANAMMI (Associazione Nazional-europea AMMinistratori d’Immobili) tra i suoi oltre 13.000 soci, i quali confermano un aumento della percezione di insicurezza tra i condòmini e gli stessi amministratori.
Un quadro preoccupante: furti, vandalismo e insicurezza
Secondo i dati raccolti dall’associazione, ben il 70% degli amministratori ha riscontrato almeno un episodio di violenza, fisica o verbale, nei condomini da loro gestiti. Questo fenomeno, sebbene non rappresenti un’emergenza continua, è sufficiente a creare un senso di insicurezza diffusa tra i residenti. La situazione varia notevolmente in base alla zona o al tipo di condominio, ma resta il fatto che oltre il 20% degli intervistati si sente meno al sicuro rispetto a qualche anno fa.
Tra i reati che si verificano più frequentemente in ambito condominiale, i furti occupano il primo posto, rappresentando il 50% degli episodi. Seguono i danni all’immobile (25,8%) e le scritte vandaliche sui muri (21,78%). Sebbene le aggressioni fisiche siano meno comuni (solo il 3,56% dei casi), non per questo sono meno preoccupanti, poiché contribuiscono anch’esse a quella percezione di insicurezza che affligge molti residenti.
Le soluzioni adottate: prevenzione e protezione
Davanti a episodi simili, i condòmini cercano soluzioni concrete per proteggersi. Ma cosa si può fare, in pratica, per aumentare la sicurezza in un contesto condominiale? Le soluzioni adottate sono diverse e, spesso, combinate tra loro. L’indagine ANAMMI rivela che il 69,8% degli amministratori ha reso obbligatoria la chiusura del portone d’ingresso, una misura tanto semplice quanto efficace nel prevenire ingressi indesiderati. Un altro 60% ha migliorato l’illuminazione nelle aree comuni, mentre il 34,67% ha installato telecamere di sorveglianza per monitorare gli spazi condivisi.
Anche gli allarmi (27%) e le polizze assicurative (24,4%) sono scelte diffuse, mentre una piccola percentuale (4,89%) si è affidata a servizi di guardianìa o portierato.
Secondo gli esperti, l’efficacia di queste misure è maggiore quando vengono combinate. La chiusura del portone, ad esempio, funziona meglio se accompagnata da una buona illuminazione (18,22%) e dalla videosorveglianza (23,11%).
Cosa può fare il singolo condomino?
L’aumento della percezione di insicurezza tra i residenti dei condomini italiani è un segnale che non può essere ignorato. Il rischio di furti e atti vandalici è sufficiente a far sentire i cittadini meno protetti, influenzando la loro qualità di vita.
Che fare quindi? Chi vive in un appartamento del palazzo, a maggior ragione se si trova ai piani bassi, può adottare ulteriori misure di sicurezza per proteggere la propria abitazione e la propria famiglia.
La soluzione più efficace è sicuramene quella di installare le inferriate alle finestre e alle porte finestre, dispositivi che rappresentano il miglior deterrente per i ladri. Centro Inferriate realizza e installa grate di sicurezza in ferro su misura, in modo che siano non solo perfettamente efficaci, ma anche belle e armonizzate con lo stile dell’edificio.
In pochissimo tempo, con le grate certificate antieffrazione ci si sentirà veramente sicuri e rilassati a casa propria.